Non è solo il cinema horror a generare paura, ma a quanto pare, anche i docu-film che raccontano le vicissitudini di un popolo, ritenuto obbligato per dogma di alcuni, a rappresentare le virtù della “Revolución”.
di Carmen Castellano
E sono molte le virtù rappresentate nel film “ESTA TODO BIEN” del regista tedesco venezuelano Tuki Jencquel: la sopportazione, la pazienza e più di tutte, la resilienza… quella capacità intrinseca nell’uomo di sapersi alzare e reinventare quando trova una situazione a lui avversa.
Ma proprio le virtù della “Revolución” restano oscurate dalla cruda verità che debbono affrontare i protagonisti. I bei discorsi, le alte intenzioni con cui si è illuso ai venezuelani, sono passate da essere una fiaba a un fanta-thriller-horror.
La macchina da presa non è contaminata da effetti speciali e non lo è neanche da qualsiasi linea politica. È soltanto quello: cruda verità che permette al pubblico di immedesimarsi nei protagonisti, nella città, nel caos e nell’angoscia di migliaia di venezuelani. Finalmente si può vedere più da vicino, uno squarcio di vita in ciò che sporadicamente s’intravede nei telegiornali.
“ESTÁ TODO BIEN” è la dichiarazione del collasso e dell’emergenza del sistema sanitario pubblico venezuelano, un film che, il regista Tuki Jencquel, ha deciso di portare sugli schermi per mostrare ciò che non vuol essere visto. “Il crollo di un paese, quando è vissuto giorno dopo giorno, può quasi passare inosservato” commenta Jencquel, sottolineando come la situazione venezuelana sia divenuta una caduta libera.
Quindi, siate curiosi e coraggiosi nell’affrontare le crude verità che solo in una minima parte vengono esposte in questo film. La tragedia venezuelana purtroppo è molto più di questo, è vera ed è sotto gli occhi di tutti. Non abbiate paura di tradire nessuno nel guardare e ascoltare questa realtà. Accendete lo spirito critico e la coscienza, per interrogarvi ma soprattutto per agire.